Questo risotto e’uno dei miei preferiti, rappresenta praticamente un piatto unico con carne e verdure e per farlo in genere uso la zucca napoletana che e’tra le piu’versatili in cucina, anche se forse altre varieta’di zucche sarebbero più indicate per i risotti. Io la adoro per la polpa di color arancio vivo quasi rossiccia che contrasta con la buccia verde striata e la uso anche per vellutate (esempio con castagne e topinambour, o solo con porri e patate) o minestroni…
Primi piatti
Di certo il nome di questa ricetta non entusiasmerà chi conosce il significato della parola “gias”, toponimo occitano che indica un pianoro dove stazionano a lungo le vacche (o altri animali al pascolo ) durante i loro spostamenti in montagna (dal latino “iacere’, cioè giacere)… Data l’abbondanza di composti organici derivanti dalle deiezioni degli animali (specie nitrati) vi prosperano erbe nitrofile come lo spinacio selvatico (o buonenrico), l’ortica, e ancor più il romice alpino (che pero’non ho ancora mai usato…
I malloreddus alla campidanese sono anche noti come gnocchetti sardi con salsiccia e zafferano e rappresentano un gustoso primo piatto della cucina sarda. Questo formato di pasta e’ esclusivo dell’isola e viene cucinato per lo piu’ con questo condimento. Io ho usato per comodita’ quelli secchi gia’pronti. Soffriggere in poco olio cipolla e aglio tritati, unirvi della salsiccia sbriciolata senza pelle, e salsa di pomodoro o pelati, nonche’qualche fogliolina di basilico spezzettata, sale e una bustina di zafferano a fine…
Ecco uno dei miei piatti altoatesini preferiti, ideale specialmente dopo una lunga camminata: la pasta alla pastora, o alla contadina, caratterizzati da una pasta corta tipo maccheroni o penne e da un ragu ‘arricchito con panna e funghi e spesso piselli, proprio come nella versione che vi propongo. La prima volta li ho gustati in un gasthof in val Sarentino quando a me e a una mia amica è arrivata una bella padella di ferro con questo appagante primo piatto…
Finalmente ho trovato una ricetta che mi soddisfa per cucinare il miglio, il cereale più benefico, per il suo potere alcalinizzante, l’assenza di glutine, la ricchezza di sali minerali, specie silicio che rinforza pelle e capelli-non a caso è definito cereale della bellezza- , e infine l’ottima digeribilità, che lo rende ideale per le problematiche gastro intestinali oggi così diffuse. Prima lo cucinavo saltuariamente e senza troppo entusiasmo, solo in padella coi porri, perchè proprio al porro si abbina bene,…
Ho ancora un po’ di castagne avanzate dalla raccolta dell’autunno scorso, dopo averle lessate, mi sembrano ancora in buono stato e mi accorgo di avere tutti gli ingredienti per destinarle a quella confortante zuppa che è tipica della tradizione contadina, la minestra di riso latte e castagne. Servita in una ciotola in terracotta mi trasporta ad ogni cucchiaio in un’immagine di calda atmosfera invernale, come quella di piacevole raccoglimento intorno alla stufa accesa dopo una fredda giornata sugli sci.. Lessare…
Quando ancora non si trovano le tenere ortiche o i gustosi spinaci di montagna si può usare per la minestra la parietaria, della stessa famiglia dell’ortica e che difatti ne condivide l’habitat ruderale, ricco in nitrati, ma rispetto all’ortica predilige muri e boschi ripariali, dove è presente un po’ tutto l’anno. Meglio raccoglierla quando non è ancora fiorita, come del resto si fa con l’ortica. Alla sezione Erbe rimando proprietà e curiosità di questa pianta, che mi è molto piaciuta…
Ecco un passato di verdura leggero e depurativo che io trovo in particolare diuretico e rinfrescante, leggermente calmante quindi adatto al pasto serale specie nel periodo primaverile. Se si vuole renderlo più cremoso e ricco si può aggiungere nella cottura un po’ di panna (meglio se vegetale tipo di soia o di avena, ma in tal caso verificare che il gusto si armonizzi). La borragine dai bei fiori blu (Borago officinalis) cresce spesso spontanea negli orti o incolti oppure la…
E’ una giornata di pieno inverno, ho la verza nel frigo, della toma, salvia, patate e l’aglio…tutto sembra suggerirmi che è ora di una bella pizzoccherata! Mancano solo loro, i pizzoccheri, quelle tagliatelle spezzate fatte col grano saraceno tipiche della Valtellina.. E allora via, al supermercato ad acquistarli per poi cucinarli e degustarli… nel ricordo ancora vivo di un magnifico trek di vent’anni fa, lungo l’Alta via della Val Malenco in cui si creò una bella sintonia tra noi otto…
Ecco una confortante minestra del tutto autunnale grazie alla presenza di castagne, cavolo nero, zucca e grano saraceno, tutti ingredienti tra l’altro ricchi di straordinarie proprietà (le castagne ricostituenti,il cavolo nero antiossidante, la zucca emolliente e il grano saraceno remineralizzante e privo di glutine). Preparazione: bollire in acqua un po’di castagne pelate o con la buccia, spelarle e tenerle da parte. Cuocere in acqua (con brodo vegetale) la zucca a dadini, il cavolo nero tagliato a striscioline e i chicchi…