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ILSENTIERO BALCONE IN VAL PELLICE

Il Sentiero Balcone della val Pellice è un panoramico itinerario che  percorre il Sentiero delle Barricate, cosiddetto perché fu sede di trinceramenti del secondo conflitto. Con la mia amica trekker Silvana lo abbiamo scelto per compiere un anello di  circa 5 h nell’ alta val Pellice, abbinandolo per il ritorno alla discesa su un sentiero alternativo alla classica pista forestale di accesso al rifugio Jervis.  

Fina agosto 2023: noi parcheggiamo l’auto all’ ingresso della borgata di Villanova Pellice (1230 m), ma la si può lasciare in un tornante più in alto (Villanova alto) così da portarsi subito sulla sterrata. Passate le prime case del borgo imbocchiamo il sentiero 121 in salita diretto all’ alpe Crosenna che raggiunge la pista forestale e dopo qualche centinaio di metri un altro sentiero a serpentine tra larici che si stacca sulla destra e conduce in poco meno di un’ora all’alpe, permettendo di ammirare belle cascatelle lungo il percorso. Nel pianoro dell’ alpeggio, dove prosperano spinaci e ortiche per la ricchezza di nitrati ,si possono acquistare tome e seirass e vi si trovano i locali ristrutturati del bell ‘? agriturismo La Porziuncola che al momento della nostra escursione è chiuso per motivi familiari. Saliamo alle ultime case per poi prendere il sentiero sulla sinistra che arriva al torrente Crosenna da guadare su pietre e poi sale ripido in bosco di larici con abbondanti lamponi nel sottobosco. Raggiungiamo il punto panoramico Bufafol e di costa i pendii della Gran Gorgia e poi il vallone dell’Urina , da qui si scendiamo al pianoro Grange del Pis e poi alla conca del Prà col bel Rifugio Willy Jervis (1700 m). Qui avevo dormito col Camminaitalia del 99 in discesa dal Rifugio Viso, per affrontare l’ indomani la lunghissima tappa verso Ghigo di Prali per la quale era prevista la levataccia alle 4 del mattino. Ricordo che la sera prima Teresio Valsesia, uno degli organizzatori del Camminaitalia, aveva sgridato dei ragazzi per il chiasso mentre cercavamo di dormire e questi per vendetta ci hanno legato alle ringhiere delle scale tutti gli scarponi (lasciati fuori delle camerate), ritardandoci così la partenza il mattino dopo!  Dopo la sosta al rifugio scendiamo di poco lungo la sterrata di discesa per prendere il sentiero dell’ inverso, dall’ altra parte del torrente e che rispetto alla mulattiera si rivela più selvaggio e ombroso, ma con vari grossi massi da aggirare e qualche cavo per agevolare e in circa 1 h 30 ritorniamo al punto di partenza.

l’ itinerario in verde sulla carta Val Pellice 1:25000 ed Fraternali

 

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