Escursioni e viaggi Liguria

SUL SENTIERO BOTANICO SOPRA BERGEGGI (SV)

Primi di settembre 2015: finalmente fa un po’meno caldo così con Silvana uniamo il desiderio di camminare vista mare con quello di un ultimo bagno in una delle zone costiere più belle della Liguria: la riviera di Bergeggi e Spotorno. Decidiamo per un anello con base a Spotorno, lasciando l’auto all’inizio del paese , in via Berninzoni e dopo una tabaccheria e il bar Chicco seguiamo l’indicazione per la  via Aurelia antica (anche segnavia TA) inizialmente su asfalto e ripidina, ma che poi si mantiene in costa offrendoci un ampio panorama sulle spiagge di Spotorno e l’isola di Bergeggi.  La vegetazione è bassa per i ripetuti incendi con vasta gariga e radi pini. A un bivio il sentiero TA prosegue a sinistra per M.Mao (e Vezzi Portio), mentre  il nostro percorso continua sulla sterrata (segnavia tre pallini per la gola S.Elena e segnavia azzurro del Sentiero Liguria)). Dopo circa un’oretta  incrociamo la sterrata che sale verso la gola di S.Elena (cave).

Si può proseguire a sinistra su questa  sterrata seguendo i segnavia  blu-verdi  dell’Alta via del Golfo  che aggirano sulla sinistra il M.S.Elena (in effetti forse è il giro più comodo e meglio segnato), ma noi invece attraversiamo la strada e proseguiamo presso un cancello di fronte  oltrepassandolo ( X rossa), in ogni caso dopo un po’ si ritrova il segnavia verde blu dell’alta via del Golfo, che ci accompagnerà fino all’arrivo a  Bergeggi . Questo tratto coincide poi  con parte del sentiero botanico di Bergeggi che, partendo da loc.Torre d’ere con diversi pannelii illustra le specie vegetali principali della zona.  Si arriva alla zona dove sorgeva la polveriera del forte  S.Elena  (esplosa nel 1921), ora punto di lancio del parapendio (ottimo panorama). Da qui scendiamo lungo uno stretto sentierino (triangolo rosso pieno) per passare accanto a costruzione per l’ acquedotto , poi sbuchiamo sulla rotabile che da Bergeggi scende a S.Genesio, ma proseguiamo diritti e presso una centralina dell’Enel  entriamo nella pregevole sughereta di Natte, con begli esemplari di quercia da sughero. Passiamo accanto a un forte privato e ai resti del forte di S.Stefano, per poi girare sulla destra (sentiero con trattino rosso) lungo una recinzione in rete. Camminando sempre tra le sughere  giungiamo così in via XXV aprile a Bergeggi. Raggiunta l’Aurelia la percorriamo a piedi verso Spotorno, con vista sulle belle spiaggette sottostanti e la Grotta marina, ma decidiamo di fermarci per il bagno solo nelle prime spiagge di Spotorno, in località Maremma, proprio davanti all’isolotto, concludendo così  in bellezza questo appagante anello di quasi  4 h.

Il Sentiero Liguria è un recente percorso che in 600 km porta da Ventimiglia a Luni nello Spezzino, mantenendosi più prossimo alla costa rispetto alla nota Alta via dei monti Liguri. Si collega comunque sia  alle piste ciclabili liguri che all’alta via.

L’Alta via del Golfo è un itinerario di 25 km che percorre il crinale tra Bergeggi, Spotorno, Vezzi Portio e Noli, anch’esso realizzato negli ultimi anni

Il sentiero TA (Terre Alte), con segnavia due trattini impilati (rosso sopra e giallo sotto), che collega Spotorno al Toiranese passando per l’entroterra.

La grotta marina di Bergeggi, con reperti del Neolitico, è visitabile solo in luglio-agosto con visite guidate organizzate dal comune (vedi pannello nell’area erbosa sovrastante presso l’Aurelia)

L’isola di Bergeggi , distante solo 250 m.dalla costa è dal 1985 Riserva naturale regionale per proteggerne le testimonianze storico-archeologiche e i pregevoli fondali  e  non è possibile accedervi, se non con visite guidate che arrivano a pochi metri dalle sue rive per spiegarne le peculiarità.

La sughereta Natte è il bosco di sughere (Quercus suber) più esteso della Liguria di Ponente ed è area protetta provinciale (in Liguria la sughera è rara e oltre qui si trova solo a Sestri Levante e Campiglia).

Il Forte di S.Stefano (XVII sec.) , insieme al grandioso Forte di S.Giacomo (visibile sopra l’Aurelia a Vado) faceva parte del sistema difensivo voluto dalla Repubblica di Genova per proteggere la rada vadese

 

il percorso evidenziato in verde sulla carta dei sentieri della FIE al 25.000

 

Ti potrebbero anche interessare

Nessun commento

Lascia la tua risposta