Escursioni e viaggi Francia

WEEKEND A SAINT VERAN

Primi di settembre 2016: finalmente riusciamo a dedicare due giorni alla visita del territorio di Saint Veran, incluso nel parco francese del Queyras, noto per essere il comune più alto d’Europa (2040 m.), e uno dei più bei villaggi di Francia. Famoso anche per le sue meridiane , vanta un centinaio di case tradizionali , tra cui spicca la Vieille maison, verso la boulangerie (visitabile con guida). Un bel dépliant  (Guide de visite) illustra comunque in modo eccellente le tipologie architettoniche e di vita dell’abitato.

Del parco fa parte anche la Riserva naturale Ristolas-M.Viso, mentre sul Pic de Chateauregard sorge un Osservatorio che ospita astronomi da tutta Europa.

8 settembre

Dopo un viaggio di 2h. risalendo la valle Varaita lasciamo l’auto poco sotto il colle Agnello (2700 m.,se chiuso bisogna passare da Briancon e Guillestre),  nei pressi del rifugio Agnel , con l’intento di salire su un facilissimo tremila, il Pic de Caramantran, a sinistra del Colle. Ma una volta arrivati al colle di Chamoussiere, io, vedendo in basso il rifugio de la Blanche col suo lago, esprimo il desiderio di volerci arrivare prima o poi, ed ecco che il mio compagno mi spiazza positivamente proponendomi di farlo ora, mentre lui con l’auto scenderebbe già a Saint Veran ad aspettarmi ( o eventualmente mi verrebbe incontro con l’auto  per accorciarmi la lunga discesa) . Accetto con entusiamo la soluzione e così dopo una sosta al colle di Saint Veran ci separiamo e scendo lentamente verso il rifugio fotografando le numerose marmotte che si preparano al letargo. Arrivo al rifugio in un’ora circa e ordino una fetta di tarte aux myrtilles . Mi appresto poi alla lunga discesa verso Saint Veran, passando per la cappella di Clausis, la vecchia miniera di rame (chiusa nel 1961) e cava di marmo verde (in realtà serpentinite con cemento carbonatico), dismessa dagli anni 30, con sentiero didattico. Dopo un bel po’di sterrata (in piena estate chiusa alle auto e con navette sostitutive, ma solo in luglio e agosto) ecco le case di St.Veran, e il mio compagno con l’auto ad aspettarmi;  abbiamo prenotato allo chambre d’hote L’Estoilies, molto curato nei dettagli e che organizza anche trek con gli asini. Per cena proviamo all’albergo Grand Tetras, dove ci servono  la Tartiflette più buona  che abbiamo mai gustato sulle alpi francesi!(trattasi di ricco piatto caldo savoiardo con formaggio reblochon, patate, cipolle e pancetta)

 

9 settembre

Dopo un’ottima colazione e due passi in St Veran (meridiani, balconi tipici, fontane e forni comunitari.. ) propongo di scendere fino a Chateaux Queyras e risalire sull’altro versante del parco per una passeggiata al bel lago di Roue. Lungo la discesa cerchiamo con lo sguardo la Demoiselle coiffée che è segnalata nella zona di Molines- en- Queyras  verso Chateau ville-vieille. E’ visibile sulla sinistra dalla strada, dove un pannello illustra le caratteristiche di questi funghi di roccia, via di mezzo tra le affusolate piramidi di terra del Trentino alto Adige e i nostri Ciciu del Villar, nel cuneese.  Lasciamo poi l’auto nel borgo di Souliers, e con sterrata arriviamo in un’oretta al suggestivo lago di Roue, circondato da larici e ricco di vegetazione acquatica (torbiera di pregio). Dopo un frugale pranzo al sacco torniamo all’auto lungo lo stesso percorso, sono le due del pomeriggio, riprendiamo la strada di casa senza poter visitare la fortificazione di Chateaux Queyras perché abbiamo un impegno serale imperdibile nel cuneese (ci aspetta un concerto del gruppo cuneese i Rotanous, dove il fratello di Beppe suona la il basso e la nipote canta come solista). Ancora un’occhiatina veloce alle borgate Coin e Molines  mentre risaliamo verso il Colle dell’Agnello, soddisfatti per la nostra veloce incursione nel Queyras e a St Veran, “le pays où les coques picorent les étoiles”.

 

Ti potrebbero anche interessare

Nessun commento

Lascia la tua risposta