Camogli non ha certo bisogno di presentazioni…borgo di pescatori e città di naviganti, si affaccia sul Golfo Paradiso con la sua palazzata multicolore e il suo romantico porticciolo a breve distanza da Portofino, con cui condivide il territorio del Parco e la sua frequentata rete sentieristica. Da due anni poi ha acquistato ancor maggior visibilità grazie alla fiction rai Blanca che avuto un grande successo anche all’estero e di cui sono appena finite le repliche , in attesa della nuova serie che partira’in autunno, dove ci son -forse- finita anch’io…in una giornata di febbraio mi son recata a Camogli a salutare una nipote e per camminare fino a un santuario, ma il tempo e’ peggiorato in breve ed io, accortami della presenza della troupe mi son fermata con tanti altri ad osservare le riprese, per pochi attimi il nastro e’stato tolto per inglobare anche il mio settore…Blanca e’una ipovedente interpretata dalla bravissima Maria Chiara Giannetta che ormai conosciamo da anni specie per il suo ruolo di capitano nella serie Don Matteo, e che col suo fedele cane Linneo e il suo vestiario colorato collabora con la polizia ; con lei recitano l’apprezzato Pier Paolo Spollon (serie tv DOC nelle tue mani, Che dio ci aiuti..) e Giuseppe Zeno, altra presenza quasi fissa di fiction tv. Le scene si svolgono qui a Camogli dove Blanca vive e in vari punti di Genova, e non poteva mancare un atto finale in quel di Varigotti, altro bel borgo colorato di Liguria (si e’visto anche in Rosy Abate, la serie con Giulia Michelini, altra bravissima attrice). Da Camogli si possono fare due interessanti escursioni ad anello (oltre ai sentieri che vanno a S Fruttuoso e Portofino) che descrivo qui sotto
- la spiaggia di Camogli d’inverno
- i tipici palazzi multicolore
- il porticciolo
- la coda davanti alla focacceria Revello
- i dolci tipici (camogliesi)alle mandorle , un po’carucci
- non resisto davanti a un cartoccio di acciughe impanate da Semmu fritti
- tipici vicoli liguri
- e scalinate….questa ripidissima!
- La Giannetta (Blanca) con Spollon e altri della troupe
- una strepitosa M.Chiara Giannetta interpreta Blanca, la col suo fedele cane Linneo

la palazzata di Camogli
PUNTA CHIAPPA e le BATTERIE DI PORTOFINO
Punta Chiappa e’un vero e proprio angolo di paradiso, una lingua di conglomerato che si protende nel mare protetto del Parco regionale di Portofino, meta di amanti del sole di qualita’ e dello snorkeling e accessibile con facile passeggiata da Camogli (con possibilità di anello basso combinando il sentiero coi due quadrati con quello piu’costiero passante per Porto Pidocchio . Ancora più interessante l’anello che include la visita alle batterie antiaeree con annesse strutture, costruite durante la seconda guerra mondiale, che si estendono nella macchia e gariga sovrastanti, da percorrere con scarpe adatte e una certa attenzione nei tratti scoscesi. Per quest’anello occorrono circa 3h 30 – 3h 45, mentre per l’A/R della sola Punta Chiappa due orette circa.
Da Camogli ci si porta presso la sede del comando dei carabinieri in viale dei Cipressi per proseguire seguendo le indicazioni per S.Rocco (dove si puo’anche arrivare in auto) che si raggiunge con una mezz’ora di salita tra creuze e scalinate. Seguendo i due bolli rossi e anche i due triangoli per un certo tratto, si passa per le frazioni di Mortola e Fornelli in graduale salita in boscaglia e macchia mediterranea fino ad arrivare alla zona delle Batterie, con postazioni di tiro, dormitori, lavanderia, infermeria…costruite dopo l’attacco navale a Genova del 1941, (presenti anche tracce della guidovia che serviva a trasportare le munizioni) e poi finite in mano ai tedeschi. Dopo un’occhiata al centro visita con materiale del parco in vendita o consultazione, ci si dirige in discesa verso Punta Chiappa che già si nota dall’alto dei 260 m del complesso, con molta attenzione, fino ad arrivare alla meta sul mare. Sconsigliati i giorni festivi o di piena estate, sia per il caldo sia per la ressa! Per il ritorno è consigliato prendere il sentiero piu’vicino al mare passante per Porto Pidocchio (dove si possono eventualmente prendere battelli per il ritorno a Camogli o per recarsi a S Fruttuoso e Portofino), che poi si congiunge a quello piu’alto coi due quadrati passando per la chiesa di S Nicolò, ritenuta una delle più vecchie abbazie della Liguria. Da S Rocco si ridiscende seguendo sempre i due bolli rossi per arrivare in Camogli in una via diversa dalla partenza, tanto per variare di poco il percorso.
- punta Chiappa vista da Camogli
- si prende viale dei Cipressi a fianco dei Carabinieri
- il percorso ginnico
- si va dritti
- seguendo le indicazioni per S Rocco
- la lucertola campestre un po’più colorata della muraiola
- il segnavia da seguire fino alle batterie
- la chiesa di S Rocco
- il segnavia a due triangoli ci accompagnera’fino a Fornelli
- caffè con vista!
- pannello con la cartina e i sentieri del Parco
- si va dritti (dalle scale sulla destra si arriverà al ritorno)
- tra gli alberi si intravvede Punta Chiappa
- mosaico nei tipici ciottoli bianco neri in stile ligure (risseu) nella frazione Mortola
- sempre tondi e triangoli rossi
- le case di Mortola
- l’Allium triquetrum abbonda lungo i muri in primavera
- il sentiero procede con corrimano
- in ambiente piu’boscato
- al bivio per Pietre Strette i due segnavia si separano
- prima postazione delle Batterie, la Sentinella
- splendida vista sul golfo di Camogli
- i due bolli rossi vanno dritti al passo del Bacio (sentiero EE)
- mentre per Punta Chiappa scendiamo a destra
- cartina delle Batterie
- il centro visita delle Batterie
- che vende vari gadget
- postazione di tiro
- l’interno di una postazione
- Punta Chiappa dall’alto
- la discesa un po’sconnessa
- seguendo i tre bolli rossi
- la lisca (Ampelodesma mauritanicus,) che ha qui il suo limite settentrionale di diffusione in Italia)
- l’infermeria militare
- Punta Chiappa dall’alto
- il percorso presenta gradoni e corrimano
- fino a una scala finale che sbuca sul sentiero costiero per Punta Chiappa
- pannello
- ecco la punta
- qui si fa dell’ottimo snorkeling per ammirare la fauna marina dell’Area marina protetta del parco di Portofino
- il ginestrino delle scogliere (Lotus cytisoides)abbellisce.in primavera ..
- …la roccia prevalente, il conglomerato di Portofino
- costruzione che rappresenta in mosaico la Madonna in atto di salvare una barca (Stella Maris)
- sul pannello vengono indicati vari punti di interesse
- …con numeri per trovarli in loco, come queste tracce fossili
- barchetta con pescatore
- un po’arditi questi!,,,
- lungo il ritorno si scende verso Porto Pidocchio
- dove si puo’anche scegliere il traghetto per far prima…
- il sentiero qui corre vicino al mare
- vista sul borgo di Camogli
- la margheritina dei muri (Erigeron karvinskianus) esotica invasiva che fiorisce con generosità sui muri in primavera
- chiesa di SNicolò
- pannelli che ne spiegano le origini
- angolo con gatto
- si sale verso S Rocco e Camogli col segnavia due quadrati
- che portano in via SRocco
- che corre lungo rio
- segnaletica in Camogli
- Punta Chiappa

l’itinerario che ho segnato in rosso sulla base del pannello del parco di Portofino
SANTUARIO DEL CARAVAGGIO
Si parte da Ruta di Camogli (raggiungibile in auto o con bus da Camogli linee 7711 o 973) a 280 m di altezza lungo via XX aprile fino alla Chiesa millenaria, risalente al XIII sec . Da qui si sale per scalette (via Caravaggio) seguendo il segnavia della Via del mare e i due bolli rossi, tra muretti a secco che portano nel bosco di lecci e arbusti, fino a sbucare in una radura con siepi curate e postazioni da caccia (bel panorama sul golfo Paradiso e del Tigullio) . Sempre seguendo i bolli rossi si arriva poi presso un’amena radura detta Piane di Caravaggio (495 m) alla base del santuario (poco prima si transita accanto a un ricovero di fortuna con panche e stufa. Per raggiungerlo si può salire dritti per l’originaria scalinata un po’rovinata, mentre per scendere si prende la scalinata più recente e meno ripida (tre bolli rossi) che riporta poi al pianoro dopo un tratto di mulattiera lastricata. (circa 1h 40 ) . Il santuario è stato costruito negli anni ’80 dove prima sorgeva una chiesetta e poi una cappella poi distrutte. Da qui per variare il percorso del ritorno dal pianoro si può salire sulla sinistra seguendo una traccia che porta con tacche gialle e rosse al Monte Ampola (573 m), da dove si gode di una bella visuale del santuario e si trova un ripetitore in disuso, e dopo poco ci si ricongiunge (segnavia due bolli + linea rossi) al percorso coi due bolli che ritorna a Ruta. (tot .3h 20 circa). Da qui si puo’ritornare a Camogli col bus o scendere a piedi in una mezz’ora seguendo i tre pallini e le indicazioni
- Ruta di Camogli
- la chiesa millenaria
- indicazioni
- il segnavia
- pannello che segnala le vaire specie di orchidee presenti nei prati del percorso.
- mentre tra le altre specie spicca in primavera l’allium triquetrum
- laggiu’il santuario
- si seguono sempre i due bolli
- radura erbosa
- vista sulla costa verso Genova
- postazione di caccia
- sempre a sinistra (a destra si scendera’al ritorno)
- i segnavia non potevano che suggerirmi l’aggiunta-sulla foto- di un bel sorriso
- le piane di Caravaggio
- il sentiero prosegue sul costone
- paline un po’invecchiate
- eccolo
- vista su Rapallo
- si sale a sinistra per poi tornare sulla destra
- la gradonata un po’sconnessa
- che arriva sul piazzale del santiario
- dove un ampio pannello riporta i sentieri
- di fronte gli strati inclinati del M0onte Manico del Lume
- scout al santuario
- la palestrina di roccia del santuario
- il tetto
- il davanti
- particolare dei capitelli
- la scalinata nuova per la discesa
- che piega poi a destracon mulattiera lastricata
- il ricovero nel bosco presso il pianoro del Caravaggio
- dalle piane si sale ora lungo il sentiero di sinistra
- con varie tacche
- in direzione di un’antenna…
- …presso il Monte Ampola
- da cui si ha una bella visuale sul santuario coi due percorsi
- ci si ricongiunge qui al sentiero dell’andata
- da Ruta si scende a piedi su Camogli (o si riprende il bus)
- la cimbalaria adorna i muri
- si prosegue…
- …lungo creuze
- e scale
- Ruta di Camogli vista da S.Rocco (in fondo il Monte Caucaso innevato)
- in verde l’itinerario sulla base di un pannello
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