Alpi Cuneesi Escursioni e viaggi

TRE GIORNI DI GITE DA FERRERE (ALTA VALLE STURA)

LAGHI FAMOSI, CIME, ARCHI DI ROCCIA,FIORI…

Agosto 2014: con la mia amica Silvana, dopo una prima idea di un trek zona colle dell’Agnello, a causa del maltempo continuo di queste settimane che ha portato molto freddo in quota, optiamo per la valle Stura, di norma un po’ più arida delle sue valli sorelle cuneesi.. almeno così ci suggeriscono anche le previsioni meteo. E poi da tempo voglio perlustrare la zona di Ferrere in alta valle Stura, all’altezza di Bersezio, dove  c’è un bel posto tappail rifugio Becchi Rossi . Ottima base per arrivare ai bellissimi laghi francesi di Vens, fare le Chemin de l’Energie o alcune cime, come l’Enchastraye o godersi magnifiche fioriture. Inoltre non dista poi molto dai laghi di Roburent o dal colle della Maddalena col vicino vallone di Lauzanier e le sue marmotte.

4/8/2014

M.Enchastraye

Arrivate a Ferriere (1880 m.) alle 9 del mattino, decidiamo di fare subito l’Enchastraye, visto il tempo favorevole. Poco prima dell’abitato sulla destra parte il sentiero che incirca due ore e mezza dovrebbe portarci in vetta. La bella vetta, composta di strati obliqui di arenaria e argilloscisti divide la valle Stura dalla valle Ubayette.  Passando per il Gias di Colombart soprano (2252 m.) arriviamo alla Bassa di Colombart e poi al colle Puriac (1h e 45 min. dall’inizio). Da qui si seguono i segni rossi e gialli che in 30 minuti portano al bivio tra la Rocca dei Vescovi (2867 m.) e l’Enchastraye (2295 m.). Volendo si possono fare insieme, ma a noi ne basta una di cima, dal momento che ora il percorso si fa un po più difficile, in ambiente pietroso dove passiamo anche  una lingua di neve, per poi arrivare sul crinale aereo dove in pochi minuti raggiungiamo la cima. Nulla di insormontabile comunque, ricordo più complesse le due cime dell’Argentera nelle Marittime. Dalla cima il panorama è vasto e si scorgono il Monviso e l’Oronaye e sotto i laghi del vallone del Lauzanier. Ridiscendiamo per lo stesso percorso sostando nei prati fioriti per prendere un po’ di sole e prendiamo posto al rifugio Becchi Rossi. Qui a Ferriere c’è anche la casa del contrabbandiere (mizun dal contrabandier), piccolo museo etnografico che raccoglie oggetti di uso comune in tempi passati.

5/8/2014

Laghi di Vens

Oggi tempo sempre bello e ci aspettano i bei laghi di Vens, di cui avevo tanto sentito parlare da amici escursionisti. Sono situati in territorio francese a quota 2380 m., nella valle dell’Haute Tinée, nel parco del Mercantour. Uscendo dall’abitato ci addentriamo nel bosco di larici seguendo il P33,con belle vedute sul paesino e i resti dei suoi terrazzamenti agricoli,  ma poi proseguiamo col P45, salendo incontriamo un bivacco privato in ferro con fontana e poco sopra il piccolo laghetto della Emma; in salita più decisa con tornanti arriviamo al Colle del Ferro (2584 m.) in meno di due ore da Ferriere. Dopo un tratto in piano dove osserviamo, sul pendio sotto, formazioni tipo piramidi di terra (ma appena accennate) si apre di fronte a noi lo spettacolo dei laghi di Vens (ne vediamo due) con l’omonimo rifugio,e anche un’inaspettato arco di roccia. Si tratta dell’arc de Tortisse, che ha fatto da sfondo al film del 2011, La storia di Cino, il bambino che attraversò la montagna. Il rifugio, dove sostiamo per una tarte aux myrtilles, è separato dal lago da una piccola cascatella. Sotto i due principali ci sarebbero altri specchi d’acqua più piccoli ma non abbiamo tempo di spingerci oltre, difatti dopo mezz’ora di sosta riprendiamo la via del ritorno, per lo stesso percorso dell’andata (tot.5h.30).

6/8/2014

Laghi di Roburent

Come ultima gita qui in alta valle Stura non possiamo non andare ai famosi laghi di Roburent, che io non ho ancora mai visto! Itinerario molto frequentato e uno dei più noti delle montagne cuneesi per la bellezza dei suoi laghi. Scendiamo da Ferriere a Bersezio e da qui saliamo al colle della Maddalena, dove lasciamo l’auto qualche centinaio di metri subito sotto, in territorio francese, presso un ponticello sul rio Oronaye. Si sale in direzione nord ovest seguendo le indicazioni per il colle di Roburent, dopo 40 minuti, a quota 2300 m. , al bivio col sentiero per il colle della Gipiere, si prosegue verso destra fino a incontrare dopo poco il magnifico lago dell’Oronaye (2411 m.). da qui al colle di Roburent occorre non più di un’oretta. Salendo la vista sul lago è appagante col Bec de Lièvre (2770 m.) sullo sfondo, mentre la dolomitica cima dell’Oronaye (3100 m.), coi suoi ghiaioni domina tutto il percorso. Al colle (2496 m.), dopo quasi due ore di cammino ci coglie la vista mozzafiato del lago superiore di Roburent (2426 m.), dove ci soffermiamo per il pranzo al sacco un’oretta e scendiamo anche al bel lago mediano di Roburent (2360 m.), in ambiente più ghiaioso. Il ritorno avviene per lo stesso percorso per un totale di quasi cinque ore. Volendo si può scendere anche al terzo lago sotto e arrivare ad Argentera, se si ha la possibilità di lasciare una seconda auto lì.

Se invece si vuole abbinare una cima in sei ore totali si può scegliere il sovrastante Monte Scaletta (2840 m.), con vista impagabile sui laghi, il Monviso, la Meja ecc..e la possibilità di vedere resti di fortificazioni militari (casermette, tunnel, bunker…). Per salirvi si segue l’indicazione dal colle di Roburent per il passo Scaletta e poi i segnavia rossoblu del sentiero Cavallero. Sullo Scaletta si può anche arrivare dall’alta valle Maira, da Viviere nel vallone di Unerzio, che parte da Acceglio (per soggiornare in zona, oltre il posto tappa di Ferriere si può scegliere il rifugio della Pace proprio sul colle della Maddalena). L’itinerario dei laghi, da noi svolto , si rivela invece accessibile a tutti, specie alle famiglie, per lo scarso dislivello in salita (500 m.) , la durata non eccessiva, l’ambiente appagante: valloni dolci, fiori e marmotte, cime dolomitiche, laghi meravigliosi..

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